Gli anni Quaranta, tra moda e gioiello

Quella degli anni Quaranta è la decade del secondo grande conflitto mondiale prima della ricostruzione.

Nella prima metà del decennio la realtà della propaganda degli USA serve per diffondere il senso di necessità di sforzo economico in favore dell’impresa bellica. Fiorisce una vasta pubblicistica di pin up, le cui immagini dovevano servire a sollevare il morale dei giovani militari.

immagine di pin upSi diffondono i gioielli patriottici che erano indossati da chi voleva augurare ai soldati buona fortuna. A causa di un decreto presidenziale che vietava l’uso di materiali utili a scopi bellici, erano fatti con materiali facilmente reperibili e più disparati come rafia, legno, resine e, per la produzione più raffinata, sterling, ovvero argento 925.

Sarà in questo decennio che la creatività dei disengatori americani regalerà i bijoux più originali.

Negli anni della guerra l’impossibilità di importare da Parigi, allora Nazione della moda, modelli di abiti e gioielli, darà l’impulso alla creatività dei disegnatori americani, anche se il razionamento dei tessuti farà si che gli abiti femminili siano molto simili all’abbigliamento militare: gonne dritte e sotto il ginocchio, giacche corte, borse a cartella.

In Italia, per quanto riguarda gli abiti, ci sarà in continuazione il tentativo di appropriarsi di bozzetti parigini, in quanto le donne non accetteranno mai di non vestire alla francese, pratica sanzionata dal regime che inizierà a porre un marchio di qualità sugli abiti che devono rispecchiare lo stile fascita.

In questo periodo diversi creatori cercano rifugio negli Stati Uniti e molti di loro riprenderanno la produzione dopo la guerra.

Nel 1946 si inizia a fare sistematicamente pubblicità su autorevoli riviste del settore come Vogue.

Nel 1947 nasce il new look di Christian Dior (caratterizzato da lunghe gonne con larghe crinoline, tacchi alti e spalle

new look di christian dior

Christian Dior e il suo new look

imbottite) che crea grande shock nella moda ma anche nella società, tanto da non essere inizialmente gradito e accettato.

Dopo il grigiore degli anni ’40 c’è la voglia di colore. Con la fine della guerra le tecniche e i materiali dell’industria bellica vengono usati per produrre anche accessori per la casa (vinile, formica ecc…). La nascita delle stoffe nuove e la più diffusa possibilità di avere una lavatrice, permettono a quasi tutti di avere vestiti puliti.

E’ il decennio del rock ‘n roll, dei blue jeans e della Barbie.

Il cambio della moda rende necessari nuovi modelli di bijoux, che ora non solo sono socialmente accettati ma diventano un accessorio chic, tanto da essere scelti da Mamie Eisenhower che, nel 1953 per il ballo di inaugurazione della presidenza del marito, commissionò a Trifari la creazione di una parure da abbinare al suo vestito.

anello cocktail vintageGrazie alle migliorate condizioni economiche diventa possibile invitare amici e conoscenti a cena o per il cocktail, cogliendo così l’occasione per indossare su semplici vestiti neri, appariscenti gioielli, soprattutto anelli, detti appunto anelli cocktail.

Un gioiello dall’indiscusso fascino oggi tornato di gran moda come lo stile degli anni Quaranta!

E.Z.

7 commenti

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7 risposte a Gli anni Quaranta, tra moda e gioiello

  1. grazia Pantano

    Grazie Erika,perchè sei sempre molto esauriente ,anche se non retorica,nelle tue spiegazioni.

    • Ciao Grazia,
      grazie a te che segui il mio blog con interesse!
      Mi piacerebbe molto conoscere quali argomenti, tu e gli altri lettori, vorreste approfondire per poter proporre contenuti sempre contenuti utili.
      Se hai curiosità ed interessi specifici scrivimi!

      A presto,

      Erika

  2. alberta

    sempre notizie interessanti !!!

  3. Ciao Erika, stavo curiosando nel tuo blog, hai degli articoli molto belli che ti aprono la porta ad un’altro mondo, quasi ti contagiano della tua stessa passione per quello che fai.
    Tornerò a trovarti.

    • Ciao Ana,
      ti ringrazio per ciò che hai scritto! Credo che la curiosità sia uno dei motori più forti della vita di ogni persona e, se con un articolo, posso suscitarla spingendo il lettore ad andare oltre e approfondire, sono davvero molto soddisfatta!
      Torna a trovarmi, ti aspetto.

      Erika

  4. germana

    e’ sempre con gran piacere che leggo le tue schede , molto interessanti che arricchiscono la mia conoscenza del bijoux, in modo particolare quello americano che come ben sai e’ diventato la mia passione! grazie Erika e a presto

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