La mia collezione di bijoux americani nasce nel maggio del 2003 un po’ per caso, senza la consapevolezza del fatto che influenzerà molto la mia vita futura.
Un giorno per curiosità mi iscrivo ad eBay, il portale di aste on-line, e casualmente imbatto in un negozio che vende gioielli non preziosi molto particolari, si tratta di bigiotteria americana degli anni ’50. Rimango immediatamente affascinata dalla bellezza artistica, dai motivi originali e dai materiali utilizzati che vanno dalle perle sintetiche ai cristalli colorati, dal metallo nei più diversi colori alla plastica.
Si è appena prospettato ai miei occhi un mondo nuovo che sono curiosissima di esplorare. Come prima cosa mi accingo a fare i miei primi acquisti su eBay, voglio toccare con mano queste piccole meraviglie ed allo stesso tempo mi do alla lettura cercando materiale sull’argomento. I testi disponibili sono quasi tutti in inglese in quanto questa realtà in Italia è ancora un piccolo embrione mentre all’estero, ed in America soprattutto – terra di origine del i bijou di fantasia – è una vera e propria realtà.
Continuo incessantemente a leggere, a selezionare, acquistare, collezionare.
Internet è lo strumento privilegiato per i miei acquisti, ma anche i mercatini dell’antiquariato riescono ad essere un interessante risorsa per le mie ricerche.
Visito le piazze del Piemonte e della Liguria sino a scoprire alcuni interessanti mercati delle pulci della Costa Azzurra, come ad esempio quelli di Nizza, Antibbes, Villafranche-Sur-Mer e Cannes.
Contemporaneamente nasce l’idea di aprire un sito on line, nel quale scambiare informazioni tramite un forum con altri appassionati e, perchè no, scambiare anche bijoux ed oggetti d’epoca con gli altri collezionisti. Il sito inizia ad essere molto frequentato ed i contatti aumentano.
Un giorno, grazie a Fiorella Operto (vice presidente del VF&CJ club) che casualmente capita nel mio sito internet, riesco a mettermi in contatto con la Prof.ssa Maria Teresa Cannizzaro, esperta di bigiotteria americana, scrittrice di libri sul tema e presidentessa del Vintage Fashion & Costume Jewelry Club per la sezione italiana, un’associazione che riunisce gli appassionati di costume jewelry di tutto il mondo.
I contatti con la Prof.ssa Cannizzaro mi aprono una nuova strada: riesco a conoscere molti collezionisti, esperti, ex produttori di bigiotteria e man mano inizia a farsi strada il pensiero di preparare la mai tesi di laurea su questo argomento. All’epoca frequento la facoltà di Scienze Politiche all’ Università degli Studi di Torino e penso di proporre l’argomento al professore di Sociologia della Comunicazione che accoglie di buon grado la mia proposta: la tesi avrà come titolo ”La cultura dell’ornamento non prezioso: la costume jewelry nel sogno americano” e mi porterà trattare l’argomento dal punto di vista storico, sociologico, economico e mediatico.
Dopo tanti sforzi e tempo dedicato alla sua preparazione è una grande soddisfazione che la mia tesi venga valutata con entusiasmo dalla commissione che mi proclamerà nel 2006 Dott.ssa in Scienze Politiche con 110 e lode e con diritto di menzione.
Da lì il mondo del lavoro è alle porte perchè un’azienda di Torino, impegnata nel settore della produzione di gioielli in diamanti, grazie alla mia passione e alla tesi di laurea, decide di introdurmi nell’organico dell’azienda dove oggi mi occupo di Marketing e Comunicazione.
All’inizio del 2010 vinco il concorso Giovani Collezionisti indetto da Palazzo Madama con la mia collezione di bijoux americani firmati Sarah Coventry ed alcuni mesi dopo collaboro alla Mostra “Gioielli fantasia da una collezione torinese” tenutasi a Palazzo Madama di Torino dal 23 Novembre 2010 al 23 Gennaio 2010 nella Sala del Senato e per la quale scrivo i testi del saggio storico, le schede monografiche sui marchi e le didascalie dei gioielli esposti.
Nel 2010 pubblico il mio libro “Il bijou nel sogno americano – cultura del gioiello non prezioso” edito dalla casa Editrice Albatros Il Filo.
Posso dire senza dubbio che questa passione abbia cambiato la mia vita e per questo ci tengo a presentarvi quello che, nel suo piccolo, può essere il racconto del mio sogno americano.
Erika Zacchello
PUBBLICAZIONI
“Il bijou nel sogno americano – cultura del gioiello non prezioso”, Erika Zacchello. Albatros Il Filo, 2010
“GIOIELLI FANTASIA – COSTUME JEWELRY. Patrizia Sandretto Re Rebaudengo’s collection”, Cesare Cunaccia, Enrica Pagella, Erika Zacchello. Silvana Editoriale, 2010, Torino
“Crea con le tue mani gioielli trendy”, Peruzzo Editore, 2008, Milano
semplicemente complimenti!!!! Ci
Complimenti per come ti sei descritta e soprattuto per come stai lottando per i tuoi sogni!
Cara Erica, ti ho appena scoperta. Ti faccio tanti complimenti e auguri per il tuo impegno di collezionista e per il tuo libro, che corro a cercare. Ciao!
Buon giorno Enrika,
mi piacerebbe avere una tua opinione in merito al mio “fare”
ecco il mio sito: http://www.art-and-craft.it
qui troverai eco.gioilli realizzati con scarti di produzione industriale
grazie mille
simona
Erika è un percorso interessantissimo! complimentierp la tua capacità di trasmettere una passione!