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Approfondimento: le origini di Madre Natura

Dopo il post su Madre Natura di alcuni giorni fa, ho ricevuto via mail diversi commenti positivi e richieste di approfondimento (ebbene sì, alcuni lettori di questo blog sono un po’ timidi ma molto interessati e attivi! 🙂 ).

Per questo motivo ho chiesto a Daniele Fantin, colui che ha realizzato il sogno di rendere eterni i fiori, di raccontarci con tutta la passione che lo contraddistingue, come è nato il suo progetto.

Ecco la sua storia.

Buona lettura!

“Era una fresca e serena mattina d’estate, l’erba sotto i miei piedi ancora bagnata di rugiada mi faceva correre più piano del solito, le montagne davanti a me risaltavano in tutta la loro bellezza mentre il sole già riusciva con il suo calore a far risplendere in uno straordinario spettacolo di colori una quantità infinita di fiori.

Di fronte a una situazione così gradevole, la domanda che mi ponevo era sempre la stessa: riuscire a cristallizzare per sempre in un modo oggettivo quell’immagine, avendo la consapevolezza di poter ingannare il tempo.

In fondo l’uomo può vivere il tempo in tridimensione avendo una coscienza che è fatta di presente , di aspettative e di ricordi, a differenza del tempo che è solo presente in grado ad esempio di trasformare un pezzo di legno in polvere e mai il contrario.

Noi  possiamo vivere lungo un asse immaginario che va dal passato al futuro, dunque sarebbe meglio vivere il proprio tempo come un’opportunità e non come una rincorsa.

Ecco perché la volontà di trasformare la materia organica di un fiore in un cristallo di metallo prezioso che possa così ingannare l’orologio e regalare, mi auguro, del tempo per ammirare, ricordare e sperare.

Viviamo dunque la vita con un ritmo scandito dal cuore e non dal tempo.

Dal 1985 ho iniziato i miei esperimenti utilizzando la tecnica della cera persa (dove la cera era rappresentata dal fiore). All’ inizio ho avuto tanti insuccessi, ma con il passare del tempo ho perfezionato il metodo di lavoro ottenendo così il risultato voluto. In particolare mi ricordo che nel 1988 ho provato a esasperare le capacità di una nuova macchina da fusione (centrifuga sottovuoto) provando  a fondere direttamente un fiore molto grosso appena raccolto utilizzando come canale di colata semplicemente lo stelo del fiore stesso. Il risultato è stato straordinario e un ingegnere della ditta produttrice dell’ apparecchio, visto ciò che avevo realizzato, lo volle in cambio di un assegno senza importo.

Da quel giorno capii che avevo suscitato stupore, come nei bambini, generando così gioia e desiderio. Gli esperimenti si susseguirono negli anni e gli oggetti che creavo e regalavo mi dimostravano ogni volta che suscitavano nelle persone particolari emozioni.”

 

 

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Madre Natura: quando l’alchimia trasforma un fiore in un gioiello.

Plasmare ciò che la natura ha creato, trasformando la materia comune in un metallo prezioso: un sogno inseguito dall’uomo da centinaia di anni.

Madre Natura trasforma questo sogno in realtà creando gioielli che sembrano quasi frutto di un processo alchemico. La materia organica viene cristalizzata nell’argento attraverso un processo innovativo, vanto del nostro made in Italy, renderno eterno quanto di più caduco esista in natura: i fiori.

Candide margherite, eterei non ti scordar di me, aggraziati narcisi, unici così come la natura li ha creati, vengono “imprigionati” nel metallo prezioso – argento 925 bagnato nell’oro e nel rodio – e rimangono così, intatti per sempre. I topazi colorati di alta qualità – Madre Natura ha deciso di utilizzare esclusivamente i passion topaz tagliati da Swarovski Gems – illuminano questi fiori che si trasformano in gioielli, rendendo il pezzo unico per sua natura in qualcosa di ancora più esclusivo.

Ma chi è Madre Natura? Una realtà torinese, nata dall’intuizione di Daniele Fantin, esperto conoscitore dei metalli nobili, e dall’estro creativo di Anna Arnaldi, designer delle collezioni del brand, laureata presso Accademia Albertina delle belle arti di Torino.

Volete saperne di più? Visitando il sito di Madre Natura troverete la collezione completa che potrete acquistare direttamente on line.

Ditemi, cosa ne pensate di queste creazioni alle quali dei fiori manca solamente il profumo?

di Erika Zacchello

 

 

 

 

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I gioielli Pesavento si illuminano con Polvere di Sogni

Si è da poco conclusa la Fiera di Vicenza, la più importante fiera internazionale della gioielleria in Italia, durante la quale ho avuto occasione di percepire come, una parte del settore, stia cercando di dare un segnale di cambiamento per superare un momento di indiscussa crisi.

Non c’è nulla da fare: chi osa e si distingue viene premiato. E quano parlo di osare intendo la capacità di proporre un prodotto nuovo, differente e riconoscibile, che viene allo stesso tempo presentato e proposto in modo originale.

Pesavento Burlesque

Collezione Burlesque, Limited Edition con la quale Pesavento celebra i suoi Vent'anni di presenza sul mercato della gioielleria internazionale.

Nei prossimi giorni vi racconterò di alcune relatà interessanti che ho scoperto nella Glam Hall mentre nello scorso post vi ho parlato di Roberto Demeglio e del suo insolito guerrilla marketing.

Oggi voglio parlarvi invece di un brand nato nella tradizione della gioielleria vicentina: Pesavento.

Questo brand italiano nasce nel 1992 e compie proprio quest’anno i 20 anni d’attività che celerba lanciando sul mercato la collezione Burlesque, in oro rosa e diamanti, proposta in edizione limitata. Vent’anni di passione e di ricerca che oggi i soci, Chiara Carli e Marino Pesavento, festeggiano con un affolattisimo stand durante l’evento vicentino.

Tra le vetrine mi colpisce immediatamente l’effetto sparkling della collezione Polvere di Sogni della linea Vento 925. Gioielli veri e propri che non lasciano dubbi sulla loro presenza. Forme sinuose, curve, bombature e trafori raccontano il gusto di Pesavento che, attraverso una tecnica particolare, illumina di particelle riflettenti la superficie di anelli cocktail bombè, bracciali bangle importanti e ciondoli dalle linee pulite.

I colori? Quelli di maggiore tendenza: il blu oltremare, il rosso cardinale e il verde foresta, senza trascurare il bianco neve e i classici grigio e tortora.

Pesavento_Polvere_di_Sogni_rings

Rosso, verde e blu per la collezione Polvere di Sogni firmata Pesavento.

Gli anelli della collezione mi vengono presentati all’interno di eleganti couvette color cioccolato e, devo ammetterlo, la mia nota passione per gli anelli è fortemente solleticata dalla vista di queste luminose creazioni! Ovviamente non resisto e li provo rimanendo immediatamente attratta, oltre che dalla vista, dall’indosso. Nonostante l’aspetto massiccio questi anelli sono leggeri e molto comodi una volta al dito. Ad ogni movimento della mano si accompagna un bagliore di luce sorprendente e raffinato. E’ una sfida che il brand vince a pieno titolo poichè riesce ad accontentare il gusto femminile per tutto ciò che è luminoso e fashion senza sfiorare minimamente l’eccesso.

La finitura dei gioielli relaizzati in argento 925 placcato in oro rosa, rodio e rutenio, è perfetta e degna della più alta gioielleria. Le rifiniture ed i bordi dei gioielli sono morbidi e accarezzano la pelle, cosa che può sembrare un dettaglio da tecnici ma non lo è assolutamente… immaginatevi dopo alcune ore con indosso un anello malamente rifinito e la vostra mano capirà immediatamente a cosa mi sto riferendo!

I gioielli della linea Polvere di Sogni si possono indossare dal mattino alla sera perchè questa luminosità saprà accompagnarvi in ogni momento della giornata, rimanendo discreta alla luce del sole e diventando improvvisamente glamour sotto la luce artificiale, durante il cocktail nel vostro locale preferito!

Pesavento_Polvere_di_Sogni

Lavorazione traforata, volumi matelassé e linee sinuose per queste proposte Pesavento.

Ideali per le più raffinate ma anche per le più modaiole, attente ai colori e ai trend di stagione che vedono, ad esempio, sfilare in passerella pizzi e merletti che, nel gioiello, si traducono in lavorazioni traforate che fanno intravedere attraverso il metallo la pelle.

Siete sicuramente una donna Pesavento se amate l’accessorio e se credete che questo possa cambiare radicalmente il vostro outfit perchè, è una promessa, con indosso questi gioielli il vostro tubino nero non sarà più lo stesso!

Erika Zacchello

 

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Big & bold: gli elettrizzanti gioielli di Liat Ginzburg

Quando mi sono imbattuta casualmente nei gioielli di questa designer israeliana sono rimasta letteralmente elettrizzata!

Collezione Drama

Big and bold ma non solo…colore allo stato puro. Sono le caratteristiche salienti di questi gioielli realizzati con i materiali non preziosi più disparati e rigorosamente vintage.
La designer di cui scrivo oggi è Liat Ginzburg ed il suo nome è ormai conosciuto tra i più noti trend setter, giornalisti e stilisti Israeliani. Ma non solo. Anche i più importanti magazine di moda come Harper’s Bazaar Spagna, Grazia Francia e Vogue Italia (che nei mesi di marzo ed aprile la segnala tra i designer emergenti più promettenti) parlano di lei.

Nelle collezioni della designer le più varie combinazioni di materiali come

Collezione Fluo

Collezione Technicolor

plastica, gomma, perspex e legno – recuperati nei mercatini del vintage, direttamente dagli anni ’70 ed ’80 – vengono riattualizzate e reinterpretate per raccontare la vita notturna di Tel Aviv, le emozioni evocate dall’arte e dall’intimo vissuto dell’artista.

Ed è cosi che i colori fluo si mischiano alle fiabe e al tribale, portandoci per mano in tanti mondi diversi: da quello afro della collezione AfriQueen, a quello dei colori più urlati della collezione Technicolor, passando attraverso il mondo incantato della nostra infazia con la collezione Toy Story che porta le ballerine del carillon e Biancaneve e i Sette Nani sui nostri corpi, strappandoci un sorriso.

Collezione Toy Story

I bijoux di Liat Ginzburg, proposti sempre in edizioni limitate, sono scenici ed ironicamente belli.
Sono gioielli grandi, perchè – per citare la designer – la vita è grande ma a lei piace che i suoi gioielli lo siano ancora di più!

Guardo questi bijoux e provo un fortissimo desiderio di indossarli.
Perchè?
Perchè li trovo coinvolgenti e passionali, senza via di mezzo: o li ami o li odi.

Attirano decisamente l’attenzione e trasmettono una gran voglia di vivere la vita.
Una vita “alla grande” e rigorosamente a colori!
E tu cosa ne pensi? Parliamone! Lascia il tuo commento qui sotto.

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Moda di primavera? Per il look navy è tempo di un orologio Navigare!

Si sa’, ci sono mode e mode. Certe durano una stagione, alcune ritornano in modo ciclico, altre ancora non tramontano mai.

Quest’ultimo caso e’ quello dell’outfit navy, in stile marinaro, proposto da Coco Chanel in molte delle sue collezioni ed indossato da donne di stile molto diverse tra loro: sia Brigitte Bardot che Audrey Hepburn hanno dato infatti, la loro interpretazione della classica maglietta a righe.

Mademoiselle Cocò indossa la maglietta a strisce bianca e blu: è stata lei a trasformare questo capo in un must have

Audrey Hepburn negli anni '50 in puro stile navy

Questo evergreen e’ tornato alla ribalta per la stagione primavera-estate 2012 tanto che anche Stella McCartney ha proposto la sua versione marinara della celebre borsa a tracolla Falabella, vera e propria icona per le fashion addicted!

Come dicevo, ci sono mode e mode ma anche modi.

Per un conosciuto brand prêt-à-porter, orgoglio del “saper fare” italiano, questo stile non e’ affatto una moda, bensì un modo di essere, una way of life. Sto parlando di Navigare, marchio nostrano esistente dagli anni ’80, conosciuto da tutti per l’appeal casual, dinamico e sempre attuale. Ai classici bianco, rosso e blu, Navigare accosta il vitale colore giallo, l’etereo azzurro ed il modaiolo colore fuxia, proponendo in aggiunta ai capi d’abbigliamento l’accessorio che ci accompagna in ogni attimo della nostra giornata: l’orologio.

La versione a righe multicolor della Falabella di Stella McCartney (P/E 2012)

L’orologio è assolutamente il più democratico tra gli accessori, utile ed indispensabile come un abito ma al tempo stesso intrigante e personale come un gioiello. Un gioiello per uomo e donna, senza distinzione.

Ho deciso di presentare questa collezione di orologi perchè credo riassuma proprio queste caratteristiche: utilità, praticità senza rinunciare al gusto. I vari modelli delle linee proposte nella nuova collezione 2012 si declinano nei colori tipici del brand accostando all’acciaio e al tesssuto i materiali più moderni quali il silicone, il caucciù ed il teflon. Diversi tipi di movimento, dal quarzo al cronografo, possono rispondere alle esigenze di chiunque lo indossi.

Colore e moda, prezzo accessibile ed elevata qualità garantita dalla famiglia Bianchi, unico distributore autorizzato per l’Italia, presente nel mondo dell’orologeria dal 1927.

Ma torniamo alla collezione perchè c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Se sei una fashionista farai fatica a non rimanere attratta dagli strass e dal modello

Orologio Navigare strass con cinturino in silocne fuxia

con il cinturino fuxia in silicone. Io non ho saputo rinunciarci. Da indossare durante tutto il giorno, al mattino ma anche alla sera con un total black look.

E che dire di questo modello giallo che rievoca una regata in barca? Camicia bianca, jeans delavè, foulard al collo, vento tra i capelli ed orologio della linea Navy (proposto nella versione uomo e donna) per uno stile alla Brigitte Bardot!

Orologio Cronografo da Uomo bianco e blu

E la proposta per l’uomo? E’ davvero molto ampia. Gli orologi maschili sono caratterizzati da una cassa grande, con finitura cromata o black satinata, in materiali tecnici che li rendono leggeri ma presenti, pratici ma d’effetto. Sono perfetti da indossare per il tempo libero, con la classica polo stile rugby, ma anche con una camicia a bastonetto in ufficio, o ancora con la giacca sahariana per il safari in Namibia! L’uomo dinamico, elegante, avvenuroso ed attento allo stile troverà il suo orologio tra quelli di questa nuova collezione Navigare. Se sei uomo e hai un dubbio su cosa regalarti, questo è il mio consiglio!

Orologio Navy con cinturino in silicone giallo

Ma se sei donna, nessuna invidia! Potrai ugualmente indossare questi orologi maschili con un sensuale look a la garconne, giocando su dettagli: pantalone a sigaretta, francesina, camicia oxford ed orologio Royal Navy.

E a te piacciono questi orologi? Che ne pensi?

Se anche per te è tempo di un orologio Navigare clicca QUI! Troverai tutta la collezione e.. una sorpresa!

Aspetto un tuo commento, come sempre, qui sotto!

 

E.Z.

 

 

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Moliabal: un gioiello che mi frulla nella testa!

Quando ho visto questi accessori per capelli non ho potuto resistere ed ho subito deciso di condividerli con voi.

Cerchietto in tulle e piume dal gusto anni '50

Si tratta delle creazioni di Moliabal – un brand milanese nato dall’idea di Monica Masini – che propone un catalogo di oltre 200 articoli di alta gamma, realizzati totalmente a mano in Italia.

Ma perche parlare di pinzette, mollette per capelli e cerchietti in un blog dedicato al gioiello e al vintage?

Semplicemente perchè questi non sono semplici accessori ma, dal mio punto di vista, dei veri e propri gioielli con i quali incorniciare il volto.

Moliabal propone un gusto sofisticato ed ironico utilizzando stoffe in tessuti preziosi come seta e chiffon tipiche degli anni ’30, plastiche e resine anni ’60, rodoide e cellulosa che richiamano l’allure dei ruggenti anni ’20.

Il tutto in un affascinate bicromia bianco e nero che, assieme alle forme e alle strutture degli accessori, richiama lo charm delle pellicole del cinema muto.

Pinze per capelli con texture pizzo

E allora perchè non decorare i propri capelli con un cerchietto di piume per sembrare una flapper girl degli anni ’20? Oppure indossare un cerchietto bonton con delicati fiocchetti lateriali in puro stile Audrey Hepburn?

La pinzetta bianca e nera con le texture del pizzo non solo è molto vezzosa ed in pieno trend, ma ci farà sentire come una ragazza del Piper! E il cerchietto con il grande fiocco nero di tulle, accostato nella parte laterale del capo? Ci darà la sensazione di essere appena uscite da una fotografia vintage dei modelli Dior, in un puro gusto new look.

Cerchietto dal gusto anni '20

Lo stile spesso è un gioco di dettagli e questi accessori non lasciano nulla al caso.

Sono convinta che ora, anche voi, non potrete più toglierveli dalla testa!

 

 

 

E.Z.

Se volete l’elenco dei rivenditori dove trovare il vostro accessorio Moliabal cliccate qui!

Per info: info@moliabal.it

Sito: www.moliabal.it

 

 

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Punti di Vintage: i Sentieri Preziosi del gioiello

Foto delle collezioni di Sentieri Preziosi a cura di Marco D’Antonio

Oggi voglio parlarvi di Sentieri Preziosi una viva realtà italiana che si dedica alla produzione di gioielli particolari, unici nel loro genere.  Questo brand nasce da un’ispirazione che fonde un gusto estetico che rimanda al lato più tribale ed ancestrale del gioiello, con i sapori delle tendenze vintage più attuali.

Gioielli importanti, presenti. Che vestono.

Gioielli di carattere, preziosi non solo per i materiali che li compongono ma anche per i percorsi che li portano attraverso epoche, culture ed immagini differenti.

In questa chiacchierata con Serena Giglio, anima e mente di Sentieri Preziosi, emerge la sua interpretazione del gioiello, la sua passione per i profumi dell’oriente, per i colori della terra, l’amore per l’arte e le cose belle. In questa intervista emerge il “punto di vintage” di Sentieri Preziosi che oggi vi voglio presentare.

 

E.Z.: Cara Serena, raccontaci cos’è  Sentieri Preziosi e chi sta dietro a questo progetto?

S.G.: Sentieri Preziosi è la realizzazione del mio personale modo di intendere lo charme e l’eleganza. Per me l’eleganza è la fusione del passato e del futuro, in un binomio perfetto nel quale nessuno dei due elementi predomina sull’altro, ma entrambi si fondono in un mix omogeneo. Il risultato sono creazioni moderne nelle forme e nelle realizzazioni ma antiche nei materiali, nei tessuti, negli accostamenti, tutte smontabili ed utilizzabili in varie modalità ed in vari mise.

In questo, ad onor del vero, sono “nipote d’arte” poiché i miei nonni erano esperti di gemme e di gioielleria antiquaria e, per me, che da bambina vivevo praticamente con loro, vederli descrivere le caratteristiche delle pietre, le peculiarità delle lavorazioni, è stato un vero e proprio “teatro vivente”. Ma l’amore della gioielleria non è nato subito. E’ stato un viaggio nell’esotica città di Istanbul a svelarmi il gusto per la gioielleria, che avevo lasciato sopito dentro di me per venticinque anni. Così, in una delle tante vie del Souq di Istanbul, luccicante di pietre preziose e di decori arabescati, è nata l’idea di disegnare una linea di gioielli e di chiamarla proprio Sentieri Preziosi, come quel sentiero del Souq che mi aveva fornito la rivelazione. E’ nata così la mia linea di gioielli, dal sapore “dinamico-vintage”.

E.Z.: Un forte legame con il passato reso attuale grazie ad una reinterpretazione: suona proprio come una definizione di vintage. Cos’è per te il vintage e qual è l’interpretazione che ne dai?

S.G.: Per me vintage è tutto ciò che non è solo bello da vedere ma che ha una storia raccontarti, che ti consente di calarti in un’epoca e di acquisirne, anche solo per poche ore, il gusto e il vezzo estetico. Vintage, è ciò che ti consente di compiere una “trasposizione”, che – immancabilmente – esalta la tua femminilità. Come fai a non sentirti un po’ una matrona, indossando orecchini con vecchie monete di epoca romana oppure a non immedesimarti in una ballerina del primo Moulin Rouge con addosso una collana di vecchio pizzo francese rubato ad una sottana anni ’50? Oppure ancora a non vederti a palazzo dell’imperatore cinese della Dinastia Chin se puoi possedere un bracciale con antiche giade istoriate? Mi piace sentirmi una donna diversa ogni mattina, certe volte – scherzando con le amiche – mi cambio di nome e di ruolo e riesco ad effettuare perfettamente la trasposizione proprio grazie ai miei gioielli. Questa è la mia idea di donna dinamico-vintage: una che non ama ripetersi, che non vuole essere sempre la stessa e che, soprattutto, odia ogni forma di omologazione e che fa della diversità il proprio baluardo di pensiero.

E.Z.: Immaginazione ed immagine: con quale immagine racconteresti Sentieri Preziosi?

Foto delle collezioni di Sentieri Preziosi a cura di Marco D’Antonio

S.G.: L’immagine che meglio descrive la mia Linea, pensandoci di getto, è la parure collana-orecchini in pizzo con micro-applicazioni-scultura realizzate in oro e pietre preziose: sensuale, romantica, perfettamente retrò, impreziosisce anche il più classico dei tubini. Ed è questa la chiave di volta della mia idea di vintage: un unico oggetto retrò, antico – etnico oppure di gusto occidentale non fa differenza – che, montato ad arte, renda unica la mise della donna che lo indossa e che sia riconoscibile, anche senza logo, come una creazione Sentieri Preziosi.

Foto delle collezioni di Sentieri Preziosi a cura di Marco D’Antonio

E.Z.: I gioielli spesso sono un oggetto che ci ricollega ad incontri, pensieri, ricordi ed emozioni. Qual è il tuo punto di vista rispetto a questo lato più emozionale e personale del gioiello?

S.G.: Mi piace studiare la storia dei materiali che adopero nei miei gioielli, gustarne l’utilizzo nelle epoche passate, sapere quali dive o personaggi ne facevano uso. Amo la competenza che non è improvvisazione e che pretende un rispetto quasi sacrale per l’ornamento che si va a creare e che sarà indossato da una donna amante del bello e del ricercato. Per questo, cerco di mettermi in gioco in ogni collezione, temendo sempre un po’ il giudizio del pubblico che rappresenta il giudice più attendibile e solo il sorriso accondiscendente dei miei fantastici nonni, dopo un’attenta  e critica valutazione di ogni pezzo, mi fa capire che “sto facendo bene”. In fondo l’attitudine alla concezione antica e retrò del gioiello la devo tutta a loro. Mi accompagna sempre il monito di mia nonna: “chi mette un po’ di storia e un po’ di antico nelle propri creazioni non risulterà mai banale”.

Per contattare Serena e Sentieri Preziosi potete visitare il sito Internet www.sentieripreziosi.it

Visitate la pagina facebook della maison per restare aggiornati costantemente su tutti gli eventi e per ammirare le interpretazioni delle varie collezioni a tema, nelle fotografie realizzate dal Fotografo ufficiale della Maison: Marco D’Antonio che è anche l’autore delle fotografie utilizzate nell’intervista.

 

A cura di Erika Zacchello

 

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Voglio una borsetta magica, la voglio firmata Whiting & Davis!

Oggi voglio raccontarti la storia di un accessorio unico nel suo genere: la borsa in tessuto mesh, una maglia metallica molto luminosa inventata alla fine dell’800 e diventata la firma distintiva di un marchio molto noto negli Stati Uniti: Whiting & Davis.

Queste borse hanno un fascino senza tempo, grazie alla luce che sprigionano con il movimento e alla sensazione tattile che si prova quando le si tengono in mano: si ha come la sensazione di poter afferrare l’acqua in tutta la sua sfuggevolezza.
Le borse e i porta monate Whiting & Davis diventano un accessorio immancabile per la donna di classe a partire dagli anni ’30 e rimarranno in voga sino agli anni ’50.
Borsette piccole, spesso da portare a mano, proprio come voleva Chanel: una piccola borsa dove poter far stare giusto l’indispensabile per una donna: la cipria ed il rossetto!
Negli anni ’40, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Whiting & Davis riconverte la propria produzione all’industria bellica dedicandosi alla creazione dei radar. Ma questo solo per poco. Dopo la fine della guerra la produzione torna a mettersi in moto. Più vigorosa che mai.
Le partnership come noti designer della moda, da Paul Poiret ad Elsa Schiapparelli, non si fermano alla creazione di borse. L’estro creativo, che ha vita negli uffici di New York e Chicago, crea gioielli dal fascino vintage propronendo un revival romantico che ci donerà splendidi bracciali con cammei.
Come esempio di questo mondo ti mostro oggi una pochette portamonte, perfettamente conservata e probabilmente mai utilizzata. Sta nel palmo della mano ed è dotata di una chiusura, e di una catenella con gancio tipica degli anni 40/50, che permetteva di allacciare il portamonete all’interno di una borsa più grande o, direttamente, alla cintura. Ogni pochette e borsa Whiting & Davis è dotata di un numero di serie e della firma al suo interno, incisa sul metallo.
Che ne pensi di questo genere di accessorio? Ne hai mai tenuta una tra le tue mani?
Ti piace questa borsetta e ne vorresti una uguale… clicca QUI!
E.Z.

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Lo stile Audrey Hepburn in un gioiello firmato Givenchy

Audrey Hepburn indossa un tubino firmato Givenchy. E' lei a lanciarne la moda sul set del film Colazione da Tiffany

Anno 1952, il designer Hubert de Givenchy fonda l’omonimo brand di moda.

Amatissimo dall’elegante Audrey Hepburn che decide di indossare durante le riprese del film Colazione da Tiffany il celebre tubino nero diventato poi, nel corso degli anni, il segno distintivo della maison Givenchy.
Un brand raffinato e di stile, in grado di creare l’immagine di una diva che trasmette quell’allure che ne ha creato il mito.
Negli anni ’60 non solo il tubino nero diventa un oggetto di culto ma, assieme ad esso, anche le perle che vengono utilizzate per creare collane, spille ed orecchini a clip.
La perla campagne, dal gusto elegante e principesco, è la perla prediletta da Givenchy che propone orecchini a lobo semplici ma di alto gusto.
Sempre per Audrey Hepburn, che spontanemente è diventata la testimonial del brand, Givenchy realizza il profumo L’interdit.
Negli stessi anni il designer lancia una linea di bijoux in grado di portare al di fuori della pellicola cinematografica e quindi nella vita reale, il fascino di immagini da sogno.
Sono gioielli lineari, mai esagerati, adatti ad un abito altrettanto lineare e sobrio. 

Orecchini con perle cabochon color champagne firmati Givenchy

Il colore prediletto del metallo è sicuramente il giallo che va a creare interessanti giochi di luce, ma non mancano gioielli in metallo bianco tempestati di strass. Peculiari della firma sono le catene, o cortissime aderenti al collo oppure lunghissime a chanel, con maglie larghe e nodi di dimensioni importanti.
E voi l’avete il vostro little black dress ed il votro gioiello firmato Givenchy per sentirvi una novella Audrey?

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Un anello. Una Margherita. Per Carolina di Monaco e per ogni donna

La margherita è forse il fiore il più semplice di tutti, e al tempo stesso il più significativo come simbolo dʼamore.

Lʼanello dedicato a Carolina di Monaco, che Roberto Demeglio ha consegnato personalmente alla Principessa il 1° ottobre 2011 al Grimaldi Forum, è una declinazione preziosa e hi-tech, realizzata in diamanti e oro rosa.

Ma cos’è Margherita?

Margherita è gioiello insolito che mi ha colpito subito per il suo carattere giocoso (presentato alla Fiera di Vicenza Choice a settembre 2011) in cui la corolla, montata su un cuscinetto a sfera, ruota sorprendentemente intorno al pistillo centrale, che poggia su un anello a quattro giri morbidi, a loro volta realizzati con microanellini dʼoro o dʼargento, creati e infilati a mano uno dopo lʼaltro.

anello margherita

L'anello Margherita in oro rosa e diamanti bianchi e neri del marchio D'O di Roberto Demeglio

Lʼoggetto è vivo, ricco di movimento e di scintille sfavillanti. Si indossa con naturalezza, è come un gioco.

La versione con i diamanti, assolutamente preziosa,  è solo una delle proposte del brand che ha lanciato sul mercato l’anello anche in una versione coloratissima in argento e smalti.

Ed è proprio il movimento ed il colore, trend dell’autunno-inverno 2011-2012 a fare da padrone nella colezione Margherita in argento: petali bianchi, rossi, neri e arcobaleno offrono una possibilità di scelta per ogni donna, un vezzo ed una coccola che ognuna può concedersi.

I petali del fiore si presentano in queste variati e propongono una versione più romantica per la donna che crede ancora nelle fiabe (con il colore bianco), una più chic e sinuosa, dedicata alla donna elegante e sofistica (con il colore nero), e ancora una versione più grintosa per la donna passionale (nella versione rossa) ed una versione allegra per la donna spensierata che ama giocare con la moda (nella versione arcobaleno).

E il pistillo del fiore? C’è un pistillo per ogni petalo! Argento 925, oro 18 kt, dimanti bianchi e neri… come scegliere? Sicuramente d’istinto e senza dover badare troppo al prezzo, l’anello Margherita ha infatti un prezzo per tutti, a partire da 390 Euro.

Io la mia l’ho già scelta: Arcobaleno, un colore per ogni giorno e per rendere più colorata la stagione grigia che sta per arrivare!

E tu, di che Margherita sei?

 

 

 

 

 

 

 

 

Per vedere come gira la Margherita vi segnalo lo spot TV!

Per info info@robertodemeglio.it

www.dogioielli.it

 

Erika Zacchello

 

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